Gli stereotipi esteri sugli italiani, divertenti o meno, li conosciamo tutti. Quello che pochi sanno è che all’estero vi sono anche stereotipi legati al modo italiano di fare impresa, ma soprattutto marketing. Se per scherzare – si fa per dire – gli italiani sono definiti “Pizza, Mafia e Mandolino”, le aziende italiane per indicarne lo stato retrogrado in termini di marketing sono conosciute come: “Quelli delle chiamate a freddo e dei rompiscatole porta a porta”.
I lead (clienti potenziali) sono la linfa vitale di ogni azienda, italiana o estera che sia. In realtà, sono i clienti effettivi a essere la linfa vitale, tuttavia senza un flusso costante di nuovi lead non possono esistere clienti e quindi non può esistere un’azienda florida.
Un grosso problema che abbiamo in Italia è che la maggioranza delle aziende tende a copiare semplicemente ciò che vede fare alla concorrenza diretta o ciò che il titolare ha imparato prima di mettersi in proprio, nella sua esperienza precedente come dipendente o collaboratore. Questo è un enorme problema perché porta le aziende a usare gli stessi strumenti degli altri, le stesse strategie degli altri, gli stessi canali dei concorrenti diretti e quindi risulta molto molto difficile “pescare” nuovi potenziali clienti che non siano già stati spremuti come limoni dalla concorrenza.
Oppure, altro problema di usare canali, strumenti e strategie della concorrenza, è che si finisce per stimolare una domanda latente. Cioè si rendono i potenziali clienti maggiormente consapevoli di avere un bisogno, che magari prima sentivano meno. Il punto è che però finiscono per comprare in larga maggioranza da:
- il leder di settore;
- il concorrente meno caro.
Oggi voglio concentrarmi su come ottenere un numero sufficiente di appuntamenti, telefonate e contatti per far crescere la tua attività in modo sistematico, evitando la trappola mortale del clonare gli strumenti di acquisizione clienti che usano tutti i tuoi concorrenti diretti.
La lead generation è essenzialmente un gioco di canali, più che di tattiche. Ciò significa che è necessario trovare la giusta combinazione di canali che consentano di attirare in modo proficuo un numero abbastanza elevato di lead più e più volte, alimentando così i propri obiettivi di crescita. Non è sufficiente mettere insieme alcune tattiche; bisogna padroneggiare diversi canali.
Un canale di lead generation non è altro che un metodo generale per avere l’accesso al tuo potenziale pubblico (dunque la creazione di referral è un canale, le vendite sono un canale, la SEO è un canale, gli interventi pubblici sono un canale ecc…). Ci sono innumerevoli modi per padroneggiare ciascun canale di lead generation.
Come accennavo all’inizio, il problema che “frega” la maggioranza delle aziende è che spesso nel generare nuovi clienti potenziali:
- si affidano a un solo canale;
- il canale al quale si affidano è identico a quello della concorrenza.
Ti faccio qualche esempio in modo che ciò che sto dicendo ti risulti più facile da comprendere nella pratica.
Partendo dal presupposto completamente errato che:
“Tu non capisci, il mio settore è differente, è molto particolare,
da noi certe cose non funzionano”
e compagnia cantante, il piccolo imprenditore italiano sta solo confessando la sua estrema ignoranza in termini di marketing e la sua paura di testare nuovi strumenti.
Quindi condanna la sua azienda ad avere un solo canale di acquisizione di nuovi potenziali clienti. Questo rende la sua azienda non solo uguale a tutte quelle della concorrenza, ma anche debole. Se quel canale per mille motivi si “secca”, anche la tua lead generation finisce per seccarsi e finisci gambe all’aria.