Come salvarti se sei un terzista Archive

Sei un terzista? Scopri come riprendere il controllo della tua azienda e salvarla dalla crisi in 6 mosse!

Life preserver for helpSe hai un’azienda che produce conto terzi, questo articolo ti spiegherà qual è la procedura corretta per reimpostare il tuo business e tirare fuori la tua azienda dalla palude in cui sta navigando. Per prima cosa però, è importante capire perché lavorare da terzista è una cosa poco intelligente da fare.

Quando non sei tu a vendere quello che produci, stai dando il controllo della parte finale del tuo business a qualcun altro. Questo ti crea due problemi:

1) Il tuo cliente/rivenditore può decidere di non vendere più il tuo prodotto (per mille motivi assolutamente fuori dal tuo controllo) e di vendere quello di un tuo concorrente.

2) Anche quando viene venduto, il tuo prodotto non va a contribuire alla costruzione del tuo brand, ma a quello del tuo cliente.

Quindi sei limitato su due fronti: quando non vendi per ovvi motivi, ma purtroppo anche quando vendi perché stai comunque lavorando in maniera sbagliata sul lungo periodo!

Se sei imprigionato nella trappola del terzista, nessuna strategia di marketing, per quanto avanzata o efficace, ti potrà salvare. Anzi, se hai frequentato in passato il mio corso Venditore Vincente e hai iniziato a implementare alcune strategie di marketing che ti hanno permesso di aumentare le tue vendite, sappi che sei più a rischio di prima. Mi spiego meglio.

Questo è uno di quei subdoli errori di business che si amplificano con l’aumentare delle vendite, proprio quando le cose sembrano andare bene e tu stai con la guardia abbassata. Più diventi bravo a fare marketing, a vendere e a velocizzare la produzione, più sei a rischio. Perché se tutti contattano te per farsi produrre la roba, sei costretto ad assumere mezza città per lavorare, ad aprire nuove strutture… e poi?

In termini di prospettiva che razza di lavoro è se le vendite non sono tue? Domani, per mille motivi, può succedere che i tuoi due clienti più grossi sospendono la fornitura e a quel punto tu rimani con un pugno di mosche in mano, ma devi continuare a pagare i dipendenti, gli operai e il capannone nuovo.

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